LA REVISIONE DELLE CONDIZIONI DI MANTENIMENTO DEI FIGLI STABILITE CON ACCORDO DI NEGOZIAZIONE ASSISTITA

LA REVISIONE DELLE CONDIZIONI DI MANTENIMENTO DEI FIGLI STABILITE CON ACCORDO DI NEGOZIAZIONE ASSISTITA La riforma Cartabia ha introdotto modifiche anche in tema di revisione delle condizioni di mantenimento della prole stabilite in sede di separazione e divorzio, abrogando in particolare l’art. 710 c.p.c. e l’art. 9, comma 1 della l. n. 898/1970. Tali norme sono state ora sostituite dall’art. 473 bis.29 c.p.c., il quale prevede che “qualora sopravvengano giustificati motivi, le parti possono in ogni tempo chiedere, con le forme previste nella presente sezione, la revisione dei provvedimenti a tutela dei minori e in materia di contributi economici”. Al...

ABUSIVO IL MANTENIMENTO DA PARTE DELLA BANCA DI UNA LINEA DI CREDITO IN FAVORE DI UNA SOCIETA’ IN STATO DI DECOZIONE

ABUSIVO IL MANTENIMENTO DA PARTE DELLA BANCA DI UNA LINEA DI CREDITO IN FAVORE DI UNA SOCIETA’ IN STATO DI DECOZIONE Il Tribunale di Ferrara, con decreto del 3 maggio 2024, si è pronunciato in materia di concessione abusiva di credito, nello specifico caso, nell’ambito di una opposizione allo stato passivo promossa da un istituto bancario avverso il provvedimento del Giudice Delegato che aveva escluso un credito ipotecario dell’istituto stesso, ritenendo nullo il finanziamento che lo originava, concesso tramite apertura di credito ad una società in difficoltà economica e priva di concrete prospettive di superamento della crisi. L’istruttoria espletata dal...

LIMITI ALL’ISCRIZIONE IPOTECARIA SULLA PRIMA CASA

LIMITI ALL’ISCRIZIONE IPOTECARIA SULLA PRIMA CASA L’11 marzo 2024 il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo che introduce disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale di riscossione;  il successivo 28 maggio la Commissione Finanze della Camera, nell’esprimere un parere favorevole allo schema di decreto legislativo recante principi e criteri direttivi per la revisione del sistema nazionale della riscossione, ai sensi degli artt. 11 e 18 della l. 9 agosto 2023, n. 111 (Atto n. 152), ha segnalato l’esigenza di integrare lo schema con una serie di misure per rendere meno aggressiva l’azione di riscossione nei confronti del...

SOLUTI RETENTIO EX ART. 2035 C.C. NELL’AMBITO DEL FINANZIAMENTO ALL’IMPRESA INSOLVENTE

SOLUTI RETENTIO EX ART. 2035 C.C. NELL’AMBITO DEL FINANZIAMENTO ALL’IMPRESA INSOLVENTE Con la sentenza n. 16706 pubblicata il 5 agosto 2020, la Cassazione ha fatto il punto sul tema del negozio immorale in relazione a fattispecie in cui venga in rilievo l’ordine pubblico economico. La norma in oggetto prevede che chi ha eseguito una prestazione per uno scopo che, anche da parte sua, costituisca offesa al buon costume, non possa ripetere quanto ha pagato. Con l’arresto in esame, la Suprema Corte ha precisato che, ai fini dell’applicazione della soluti retentio di cui al 2035 c.c., le prestazioni contrarie al buon...

ATTI DEL PROPRIETARIO LOCATORE SUL BENE IN PENDENZA DI PROCEDURA ESECUTIVA

ATTI DEL PROPRIETARIO LOCATORE SUL BENE IN PENDENZA DI PROCEDURA ESECUTIVA La controversia sottoposta all’esame della Corte di Cassazione (decisa il 5 giugno 2024 con Sent. n. 15678) intercorre tra le parti di un contratto di locazione in cui il bene locato è oggetto di una procedura esecutiva. La Suprema Corte è stata chiamata a pronunciarsi sulla gestione ed amministrazione del bene pignorato ed in particolare sulla possibilità per il locatore di compiere atti sul bene (in particolare comunicando al conduttore il diniego di rinnovo) diversi o incompatibili con quelli adottati dal custode giudiziario (che aveva già precedentemente comunicato il...

LE SEZIONI UNITE SULL’AMMORTAMENTO ALLA FRANCESE

LE SEZIONI UNITE SULL’AMMORTAMENTO ALLA FRANCESE Con sentenza n. 15130 del 29 maggio 2024 le Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione ha composto l’annoso contrasto giurisprudenziale in tema di ammortamento alla francese (contrasto, a dire il vero, che già vedeva la stragrande maggioranza dei precedenti orientata nel senso poi confermato dall’arresto nomofilattico), relativamente alle conseguenze dell’omessa indicazione nel contratto di mutuo del regime di capitalizzazione composto degli interessi debitori, nonché della modalità stessa di ammortamento del mutuo; in particolare ci si chiedeva se a ciò potesse conseguire il rilievo di indeterminatezza dell’oggetto del contratto di mutuo, con conseguente nullità...

L’AUTOVELOX CAMBIA VOLTO

L’AUTOVELOX CAMBIA VOLTO E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 123 del 28 maggio 2024 il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 11 aprile 2024, meglio pubblicizzato come “Decreto Autovelox” immediatamente in vigore. Cambia, pertanto, dopo più di dieci anni di attesa, lo scenario normativo di questo apparecchio tanto discusso ed i Comuni vi si dovranno adeguare entro i prossimi dodici mesi. Proprio nei confronti di questi ultimi Enti sono indirizzate le novità più rilevanti: con il nuovo decreto è il Prefetto a decidere il collocamento delle apparecchiature di rilevamento sia per i dispositivi fissi che per quelli...

REVOCABILE IL MUTUO CONCESSO PER ESTINGUERE L’ESPOSIZIONE DEL CONTO CORRENTE

REVOCABILE IL MUTUO CONCESSO PER ESTINGUERE L’ESPOSIZIONE DEL CONTO CORRENTE È stato richiesto allo Studio un parere riguardo ai profili di revocabilità di un finanziamento concesso da una Banca a persona assoggettabile alla sola liquidazione controllata, per estinguere l’esposizione derivante da conto corrente. Il secondo comma dell’art. 274 CCII espressamente prevede che “Il liquidatore, sempre con l’autorizzazione del giudice delegato, esercita o, se pendenti, prosegue le azioni dirette a far dichiarare inefficaci gli atti compiuti dal debitore in pregiudizio dei creditori, secondo le norme del codice civile”, col che ne consegue che è possibile per il Liquidatore di esercitare l’azione...

NUOVE REGOLE NELLE ESECUZIONI PRESSO TERZI

NUOVE REGOLE NELLE ESECUZIONI PRESSO TERZI Con il d.l. n. 19/2024 contenente “Ulteriori disposizioni per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza” (PNRR), convertito, con modificazioni, dalla l. n. 56/2024, sono entrate in vigore, tra l’altro, nuove “Disposizioni in materia di pignoramento di crediti verso terzi” a far tempo dal 2 marzo 2024 e riguardanti modifiche al codice di procedura civile ed alle relative disposizioni di attuazione. L’art. 25 del decreto legge in parola ha, in particolare, apportato importanti modifiche agli artt. 546, 551 bis, 553 e 630 c.p.c. ed ha introdotto l’art 169, septies d.a.c.p.c.. Quanto all’art. 546...

RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER INADEMPIMENTO:

RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER INADEMPIMENTO: è sempre necessaria la diffida ad adempiere? Il nostro ordinamento prevede diverse forme di risoluzione del contratto, che sono: la risoluzione per inadempimento, la risoluzione per impossibilità sopravvenuta della prestazione e la risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta. In questa breve analisi ci si vuole soffermare su alcuni aspetti legati alla risolubilità per inadempimento, con specifica attenzione alla fase stragiudiziale del rapporto in cui una delle parti non ha adempiuto ai propri obblighi contrattuali, e all’istituto della diffida ad adempiere. L’art. 1453 c.c. prevede espressamente che “nei contratti con prestazioni corrispettive, quando uno dei contraenti non...

CRAM DOWN FISCALE E CONCORDATO

CRAM DOWN FISCALE E CONCORDATO È ormai pronto a giungere sul tavolo del Primo Presidente della Corte di Cassazione il dibattito giurisprudenziale sull’applicabilità del “cram down fiscale” al solo concordato preventivo liquidatorio ovvero anche al concordato in continuità aziendale. Il cram down rappresenta una delle principali novità che erano già state anticipate, di fatto, prima del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza e, in particolare, con la L. 176/2020, entrata in vigore il 25 dicembre 2020, che ha anticipato varie innovazioni poi recepite nel Codice. In inglese cram down significa “buttare giù, inghiottire a forza” e, nel gergo delle...

IL PESO DEL CONSENSO

IL PESO DEL CONSENSO L’art. 250, comma 2, c.c., in materia di riconoscimento del figlio naturale, stabilisce che “il riconoscimento del figlio che ha compiuto quattordici anni non produce effetto senza il suo assenso”. Quando, invece, il figlio è minore di quattordici anni, è richiesto il consenso dell’altro genitoreche abbia già effettuato il riconoscimento: in questo caso, il consenso non può essere rifiutato se il riconoscimento risponde all’interesse del figlio (art. 250, commi 3 e 4, c.c.). I quattordici anni rappresentano, quindi, il momento a decorrere dal quale la legge presume che il minore abbia raggiunto una sufficiente maturità psichica ed emotiva...