CODICE DELLA STRADA: LE MODIFICHE APPROVATE

Lo scorso 18 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sulla sicurezza stradale ed ha quindi dato il via alla riforma del d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285, che potrebbe entrare in vigore entro la fine del 2023.

Tra i temi toccati vi è quello che disciplina l’uso dei dispositivi mobili alla guida: la sanzione amministrativa, ad oggi prevista tra € 165,00 e € 661,00, viene decisamente inasprita, passando a un minimo di € 422,00 ad un massimo di € 1.697,00, che raggiunge € 2.588,00 per i recidivi, ovvero chi trasgredisce due volte in un biennio, in aggiunta alla sospensione della patente fino a tre mesi.

La riforma ha inasprito anche le sanzioni previste per chi guida in stato di ebbrezza: alle sanzioni comminate dagli articoli 186 e 186 bis del Codice della Strada si aggiungerà l’obbligo, per i recidivi, ovvero chi è già stato condannato per guida in stato di ebbrezza (recidivi per cui, ricordiamo, il limite del tasso alcolemico è 0 g/l), di installare nella propria autovettura il c.d. Alcol Lock. Si tratta di un dispositivo connesso al sistema di avviamento dell’auto in grado di registrare il tasso alcolemico del guidatore; qualora il dispositivo rilevi l’assenza totale di alcol nel conducente, l’automobile potrà essere avviata; diversamente, non potrà partire. Chiaramente ciascun dispositivo potrà essere tarato a seconda del limite del tasso alcolemico, ed è dotato di un sigillo che ne impedisce la manomissione dopo l’installazione.

Un’altra importante modifica al d.lgs. 285/1992 è quella che riguarda i sempre più utilizzati monopattini elettrici. All’entrata in vigore della riforma, infatti, ai fini della circolazione i monopattini elettrici dovranno essere dotati di targa e di una assicurazione e, a prescindere dall’età del conducente, sarà obbligatorio un casco omologato. Vi è di più: è previsto l’obbligo di dotare il monopattino di indicatori di direzione e di freno. Le sanzioni connesse alla violazione della normativa corroborano l’importanza che il legislatore ha loro attribuito: la circolazione su un monopattino privo di assicurazione va da € 100,00 ad € 400,00; ma le norme più incisive sono indubbiamente quelle relative alla circolazione dei monopattini, ed in particolare quella che impone il limite massimo di velocità a 50 km/h, quella che vieta la circolazione in senso contrario al senso di marcia e quella che vieta il “parcheggio selvaggio” sui marciapiedi.

Infine, la riforma ha toccato anche gli autovelox: prima della sua entrata in vigore, il Codice della Strada dovrà essere affiancato da un regolamento che uniformi le modalità di approvazione degli strumenti di rilevazione della velocità. Non solo: i dispositivi per il rilevamento automatico delle violazioni ne potranno accertare contemporaneamente due o anche più. E infine, sulle autostrade o strade extraurbane principali, le forze dell’ordine potranno accertare alcune violazioni usando le normali telecamere e la relativa documentazione fotografica; chiaramente, tale nuova norma si applicherebbe a violazioni particolarmente gravi, quale l’inversione del senso di marcia.